Oltre 40 mila cinghiali sul territorio molisano. La presenza spaventa la Coldiretti

Le criticità nel settore agricolo e in quello zootecnico al centro dell’assemblea regionale della Coldiretti. Durante l’incontro sono state individuate le problematiche più urgenti e le iniziative da mettere in campo per le imprese della regione a garanzia del reddito e a tutela dei cittadini e consumatori.

Il problema che preoccupa principalmente, resta quello dei cinghiali: la stima è di circa 40 mila in tutto il Molise. La presenza rappresenta criticità anche e soprattutto per l’incolumità dei cittadini e si aggrava con la diffusione della peste suina africana.  Interventi urgenti e risolutivi servono necessariamente per i parchi fotovoltaici ed eolici che stanno prendendo piede in maniera smisurata e che, di conseguenza, occupano terreno che gli agricoltori potrebbero sfruttare oltre che impattare il paesaggio.

A questo, si aggiunge anche la qualità del cibo e la tracciabilità dei prodotti. A questo proposito Coldiretti ha lanciato una petizione popolare per chiedere una legge europea che preveda l’etichetta di origine obbligatoria per ogni prodotto agroalimentare che voglia entrare nel mercato UE.

Una battaglia, questa sull’origine del cibo, che partita dal Brennero non molti giorni fa – ha spiegato Papa – proseguirà anche nei porti dove arrivano grano e altri prodotti esteri perché se le regole non sono uguali per tutti si distrugge la competitività delle imprese italiane e locali che rispettano tutte le norme su qualità e lavoro, favorendo quelle che Coldiretti definisce ‘pratiche commerciali sleali”.