Rinviata l’udienza al TAR Molise per il ricorso proposto dal Comune di Venafro e condiviso dal Comitato “SS. Rosario” contro ASREM e Commissario ad acta.

Rinviata l’udienza al TAR Molise per il ricorso proposto dal Comune di Venafro e condiviso dal Comitato “SS. Rosario” contro ASREM e Commissario ad acta.

 

Non c’è tregua per la sanità molisana.

Dopo la risoluzione del cosiddetto “Caso Vigliardi”, grazie al conferimento da parte della dirigente ASREM, Evelina Gollo, dell’incarico di Primario di Chirurgia dell’Ospedale Cardarelli di Campobasso al dott. Guido Sciaudone, facendo rimanere così, il dott. Giovanni Vigliardi Primario del Veneziale di Isernia.

E dopo aver risolto il problema della postazione del 118 di Agnone demedicalizzata, che, dopo il 7 aprile tornerà ad avere un medico anche nel turno di notte.

Ora purtroppo è la Città di Venafro ad unirsi in difesa del diritto alla salute dei venafrani.

Si è discusso, infatti, al TAR Molise il ricorso proposto dal Comune e condiviso dal Comitato “SS. Rosario” contro ASREM e Commissario ad acta per ottenere l’attivazione di tutti i servizi previsti presso l’Ospedale.

In vista dell’udienza, l’azienda sanitaria regionale ha inviato una nota al Sindaco Alfredo Ricci, con cui sottolinea di non potere attivare i servizi richiesti, e ciò a causa di difficoltà organizzative legate alla carenza di organico. Pertanto, si è reso necessario un rinvio dell’udienza.

Il Comune ha intenzione di proseguire sulla strada del contenzioso e, inoltre, porterà avanti anche il ricorso sul recente provvedimento di spostare il centro Alzheimer dall’Ospedale di Venafro verso un immobile del Comune di Isernia, che poi è risultato essere non idoneo da un punto di vista sismico.

Ed è invece di poche ore, la procedura dell’ASREM di demedicalizzare la postazione del 118 di Venafro nelle ore notturne. Scelta presa, anche qui, in seguito alla difficoltà a garantire i turni per carenza di personale.

L’Amministrazione Comunale di Venafro e il Comitato “SS. Rosario” pertanto confidano nella delegazione parlamentare e nel Governo nazionale e, in particolare, nel Ministro della Salute, che già si sta occupando della questione, affinché sulla vicenda 118 come su tutte le problematiche relative alla sanità molisana possano intervenire in maniera fattiva.