Covid, altro ricovero in Rianimazione. Florenzano: “vacciniamoci tutti”

C’è un nuovo ricovero a causa del Covid nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Cardarelli di Campobasso. Si tratta di un 61enne non vaccinato. L’ennesimo caso che ha portato il direttore generale dell’Asrem, Oreste Florenzano, ad intervenire, ancora una volta, invitando alla somministrazione della dose.

“È dura certi giorni – ha scritto Florenzano – È dura quando, scorrendo il report dei ricoveri ti imbatti nella colonna che dice se i pazienti in reparto sono vaccinati oppure no. I dati sono impietosi: su 4 in Rianimazione, 3 sono i non vaccinati e l’unico con vaccino ha altre patologie serie. È ancora più dura quando a varcare la soglia della Rianimazione sono pazienti fragili che purtroppo hanno scelto di non fare il vaccino. Qualcuno ha scelto, per proprie motivazioni, di non usare l’arma che la scienza medica ci ha dato per combattere questo virus subdolo e aggressivo. È inevitabile: pensi a quella persona, giovane, che ha tanto da dare alla vita e che, invece, è attaccato ad un respiratore. E ti chiedi perché. Ti chiedi “e se avesse fatto il vaccino?”.  Pensi ai motivi, alle paure, all’informazione distorta, alla diffidenza indotta. Le ragioni di quel NO davanti a Vax sono milioni e tutte rispettabili. Non è una battaglia di fronti opposti. Non è ideologica. Qui si tratta di salvare vite. Una ad una. Una dopo l’altra. Pensi che la storia del paziente di Rianimazione è la stessa di tanti che scelgono di non vaccinarsi. Hanno le armi spuntate contro il virus, finiscono in ospedale, finiscono intubati. Ogni giorno a guidarmi è la scienza, la razionalità, l’obbligo morale di operare la scelta più giusta valutando le informazioni a disposizione. Eppure oggi, quando ho letto quel report, mi sono spogliato della razionalità e ho “pensato col cuore”. Avrei voluto che quel vaccino fosse stato fatto. Che la scelta fosse stata diversa. Che le circostanze fossero differenti. Ci siamo sentiti tutti un po’ più sconfitti oggi. A chiunque stia combattendo contro il Covid auguro di vincere. Ho scelto di raccontare questa storia e queste emozioni perché non sia tutto inutile. Perché questo senso di frustrazione si trasformi in energia per vincere la guerra. L’unico modo è il vaccino. Rinnovo l’appello: vacciniamoci tutti!”

 

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